MUSEO STIBBERT FIRENZE
Comune: FIRENZE
Provincia: Firenze
Tipologia:
Palazzi Storici, Musei
Disponibile per:
Riprese cinematografiche, Set pubblicitari, Visite private, Eventi
Il Museo deve la sua esistenza ad un uomo straordinario, Frederick Stibbert (1838-1906), di padre inglese e madre italiana, nato a Firenze ma educato in Inghilterra.
Dedicò presto la sua attenzione alla collezione per la quale egli stesso creò, sul colle di Montughi, un museo. Alla sua morte egli lasciò il Museo alla città di Firenze.
Il Museo è ora gestito da una Fondazione, istituita per volontà testamentaria di Stibbert stesso.
Il progetto di Stibbert si articolò nel corso degli anni. Attualmente l'intera collezione è costituita da oltre 36.000 numeri di inventario (per circa cinquantamila oggetti), per la maggior parte esposti, frutto del nucleo originale lasciato da Stibbert alla sua morte ma incrementato da vari doni e acquisti posteriori.
ARMERIA EUROPEA
Presenta un gran numero di esemplari di armature, armi bianche e armi da fuoco soprattutto dei secoli XVI-XVIII, ma non mancano alcuni pezzi quattrocenteschi, oggetti archeologici ed esemplari dell'Ottocento.
ARMERIA ISLAMICA
Il museo espone in due sale la collezione di armi islamiche, provenienti dal Vicino e dal Medio Oriente mussulmano.
ARMERIA GIAPPONESE
E' una delle collezioni che si colloca tra le più cospicue al di fuori del Giappone stesso.
La raccolta conta circa 95 armature complete, 200 elmi, 285 tra spade corte e lunghe ed armi in asta, 880 tsuba (i guardamano delle sciabole ) oltre ad accessori tutti di grande qualità e fattura.
COSTUMI
La collezione stibbertiana dei costumi, visibili con rotazioni temporanee, si differenzia da analoghe raccolte per alcuni motivi ispiratori: innanzitutto, come per il resto del Museo, non si limita a materiali europei, ma spazia anche in questo caso fino al vicino, al medio ed all'estremo oriente, esponendo abiti indiani nelle sale che mostrano armamenti di queste aeree e abiti cinesi, giapponesi e coreani in quelle destinate alle collezioni orientali.